Blood omen script, gry
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Blood Omen - Legacy of Kain
Traduzione dello script originale inglese
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azraeel_angel_of_death@hotmail.com
L'utilizzo dello script e' libero e non soggetto a restrizioni di alcun genere, semplicemente vi chiedo di conservare la firma nell'intestazione.
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Una locanda. Sulla scena, un giovane ed il gestore. La notte si avvicina.
Gestore
: La taverna sta chiudendo - meglio che te ne vada per la tua strada, straniero.
Kain
: Cosa? Non c'e' un giaciglio per uno stanco viaggiatore dalla lontana Coorhagen? Vi posso ricompensare bene, poiche' sono di sangue
nobile.
Gestore
: Non tengo aperto per nessuno in questi giorni bui. Con la notte vengono cose che nessun uomo di senno vorrebbe incontrare.
Kain
: E cosi' me ne andai, con il freddo nel cuore e nell'anima. Costretto ad affrontare la strada e la lunga, amara notte.
Appena il giovane esce dalla locanda, dei malviventi lo aggrediscono.
Briganti
: E' lui !
Uccidetelo !
Finitelo, ora !
Kain viene sopraffatto e, per ucciderlo, uno degli assalitori lo impala su una spada. Kain urla e muore.
La scena successiva e' ambienetata sulle rive di un lago di fuoco,
Kain e' incatenato. La spada lo trapassa ancora dalla schiena al
petto.
Kain:
Vae victis: sofferenza allo sconfitto. Ironico che ora fossi io
a soffrire. Nulla di cosi' vile come il dolore fisico, piuttosto il
crudele morso della rabbia impotente... la fame di vendetta !
Non mi importava se fossi in paradiso o all'inferno, tutto cio' che
desideravo era uccidere i miei assassini.
Qualche volta, i desideri si avverano.
Il negromante Mortanius mi offri' una possibilita' di vendetta, e
come uno stupido, accettai la sua proposta senza considerarne il
prezzo.
Nulla si ottiene per nulla, nemmeno la vendetta.
Mortanius
: Avrai il sangue di cui sei affamato...
Kain si sveglia nel suo mausoleo, quattro giorni dopo essere stato ucciso.
Kain:
Mi destai al dolore di una nuova esistenza, in un angusto grembo di tenebre e decadenza.
Il non-morto procede attraverso il cimitero, alla ricerca dei suoi assassini per portare a compimento la vendetta.
Kain:
Il mondo appariva mutato ai miei occhi; non mi aspettavo una tale crudelta' dalla luce. Infatti, nell'abbraccio del sole, non trovavo conforto,
solo malizia.
Questo fatto sarebbe poi peggiorato, con il tempo...insieme ad altre cose.
Kain :
Fame e debolezza non sono ostacoli che fermino la sete di vendetta. Avrei trovato i miei carnefici e li avrei spediti nel luogo da cui ero
venuto.
Kain trova finalmente i briganti.
Brigamti:
Che sortilegio e' mai questo ?
E' proprio lui !
Pensavo ti avessimo ucciso, bastardo !
Ti abbiamo sconfitto una volta, possiamo farlo ancora !
Kain
: I loro ghigni erano impressi per sempre nella mia memoria; avevo attraversato la morte per questo momento.
La mia mente era vuota, salvo che per un pensiero: li avrei uccisi !
Quando tutti i nemici sono morti:
Kain
: Non c'e' sollievo piu' grande di quello della sete di vendetta placata. Ora che i miei uccisori erano morti, la mia missione era finita.
Mortanius
: Non e' finita, Kain. Quegli idioti non erano altro che gli strumenti del tuo assassinio, non la causa. Guarda ai loro padroni. Guarda ai
pilastri, percorri la via verso la Fortezza della mente.
Kain
: Il negromante non mi aveva fornito informazioni riguardo a quanto la mia resurrezione sarebbe durata, e io, devo confessare, nella mia
fretta non ne avevo chieste. Il suo dono era forse una maledizione ?
Avrei cercato ai pilastri la risposta.
Kain ammira i pilastri in lontananza:
I pilastri di Nosgoth. Anche in vita, poche vedute mi hanno commosso a tal punto. Mi meravigliavo che tanta bellezza impreziosisse il nostro
mondo morente.
Il vampiro arriva alla radura in cui sorgono i pilastri di Nosgoth e incontra lo spirito di Ariel, vagante attorno ad essi.
Ariel :
Nupraptor, la tua pazzia ha infranto i nostri sogni e ti ha accecato.
Kain
: Stammi lontano spirito, o ti rispedisco all'inferno !
Ariel
: A me non e' rimasto nulla da temere, vampiro; sono solo un'ombra della precedente me stessa... Ariel, l'equilibrio del Cerchio dei nove.
Ma anche cosi', posso fornirti le risposte che cerchi.
Kain
: Io cerco solo una cura.
Ariel
: Non c'e' cura per la morte, solo liberazione. Devi distruggere il sortilegio
che sta avvelenando Nosgoth; solo allora otterrai la pace.
I Nove Protettori della Speranza giurarono di usare i loro poteri per proteggere
il nostro mondo: ora questi pilastri sono stati corrotti da un traditore. Il mio
assassinio, per mano di questa bestia, porto' il mio amato Nupraptor alla
pazzia; ora dispensa miseria e dolore nel Cerchio, corrodendo le fondamenta
stesse di Nosgoth !
Tu devi ripristinare l'equilibrio ! Devi risanare i pilastri di Nosgoth !
Kain
: Non m'importa nulla del destino di questo mondo.
Ariel
: Allora fallo per te stesso, Kain... Fa attenzione a cio' che non viene
detto....
Kain
: Nupraptor, con il suo cieco atto di vendetta, minacciava di distruggere
l'intera Nosgoth.
Ogni membro del cerchio era legato al pilastro che serviva, i pilastri
riflettevano lo stato mentale dei loro servitori, e, mentre la psiche del cerchio
degenerava via via nella demenzia, i pilastri si corrodevano.
Per ripristinarli, ogni membro del cerchio doveva morire, e l'artefatto che
serviva da legame con il pilastro doveva essere restituito.
Solo quando tutti i pilastri fossero stati ripristinati, Ariel aveva affermato che la mia maledizione sarebbe finita.
E cosi', mi misi alla caccia di Nupraptor.
Procedendo verso la dimora di Nupraptor, Kain attraversa un accampamento di zingari.
Kain
: Gli zingari, portatori di sfiducia e superstizione. Molte delle loro chiacchiere vanno prese con le pinze, dato che agli zingari spesso piace
dilettarsi con le menti affaticate dei viaggiatori...
Tuttavia, alcuni zingari hanno qualcosa di interessante da dire.
Kain arriva a Vasserbunde, citadella ai piedi della fortezza di Nupraptor.
Kain
: Vasserbunde, con la sua ormai sfiorita gloria, giace, come un figlio fedele, nell'ombra della dimora di Nupraptor.
Proseguendo lungo il percorso:
Kain
: La dimora di Nupraptor giace a ovest di
Vasserbunde. Avrei tentato di estirpare il cancro dal suo
cuore.
Kain
: Il vento portava delle grida da ovest. Non potei
evitare di sorridere: qualcun altro in questo mondo stava
soffrendo piu' di me.
Kain
: Dalla gola squarciata della fortezza di Nupraptor,
pioveva su Nosgoth tutta la sua miseria e il suo dolore.
Questa piaga implorava di essere sanata.
Kain
: Il mentalista Nupraptor era rinomato in tutta
Nosgoth per i suoi trucchetti psicologici, di telepatia e di
telecinesi. I pellegrini giungevano dai quattro angoli della
terra, in cerca di conforto nelle sue bugie.
Io non ero venuto per la sua saggezza, ma per la sua
vita.
Kain penetra infine nella dimora di Nupraptor e cerca la
sua preda attraverso i labirintici interni.
Nupraptor :
Tu osi intrufolarti nel mio santuario ? Non posso dunque consumare il mio lutto in pace ? Vattene... Vattene, e lascia che la mia
solitudine sia completa...
Kain
: Incontrai una delle schiave di Nupraptor, catatonica dalla paura, che biascicava mezze parole attraverso i denti spezzati e insanguinati.
Nonostante la fame mi tentasse, fermai la mia mano, permettendole di raccontarmi cio' che sapeva...
Mi parlo' del suo signore Nupraptor, portato alla follia dal brutale assassinio della sua adorata Ariel; mi parlo' delle sue auto-inflitte mutilazioni, di
come si era cucito gli occhi e le labbra per rinnegare il mondo circostante.
Spinto dalla disperazione, aveva rivolto la sua magia contro il cerchio, infettando le menti degli altri membri con la sua pazzia. Nupraptor ora non
era piu' interessato a nulla, salvo la sua patetica autocommiserazione.
Ferite come quelle di questa ragazza non sarebbero mai guarite. La morte, per lei, e' stata solo una grazia.
Attraversando un luogo dove diversi cadaveri sono sparsi a terra:
Kain
: Questo idiota scialacquava la vita e la lasciava gocciolare per terra ! Tanto spreco era un insulto ! Forse Nupraptor aveva bisogno che
qualcuno gli insegnasse il valore del sangue.
Kain osserva il panorama di Nosgoth attraverso le lenti poste nelle cavita' oculari del teschio di roccia in cui Nupraptor ha creato il prorpio
santuario:
Kain
: Dalle profondita' delle cavita' oculari della fortezza, vidi Nosgoth sotto una luce differente: il vetro sembrava distorcere le immagini ed
alterare i colori.
Come se Nosgoth avesse bisogno d'aiuto per rendere evidente la propria corruzione.
Kain riesce a raggiungere la stanza piu' interna della fortezza, dove incontra Nupraptor.
Nupraptor :
E cosi', Malek, hai deluso il cerchio una volta ancora ? Vattene, paladino, non ho bisogno della tua protezione !
Vieni, Kain... Vieni a condividere il mio dolore...
Kain
: Cosi', questo era il mentalista Nupraptor, questo curvo, patetico ometto. Eppure, menomato com'era, non si sarebbe arreso senza
combattere. Molto bene, vecchio pazzo: se e' la morte che desideri, non te la neghero' !
Dopo aver sconfitto e ucciso Nupraptor, Kain stacca la testa dal suo corpo e si accinge a riportarla alla radura dei pilastri, dove Ariel lo attende.
Kain
: Forse la testa del suo amato convincera' Ariel che ho portato a termine la mia missione.
Kain
: Misi la testa di Nupraptor di fronte al Pilastro della Mente, e la osservai dissolversi nella pietra. Il Pilastro accetto' l'offeta, cosi' fu ristorato.
Nupraptor non era che l'inizio: macchiato per sempre dalla sua pazzia, il Cerchio era al di la' della redenzione. Per loro il l'assoluzione poteva
trovarsi solo nella morte... io avrei portato loro la liberazione finale. Ma prima dovevo sconfiggere il loro guardiano.
Malek, il difensore dei Nove, viveva in un castello nel lontano nord, oltre Vasserbunde.
Per ma era giunto il momento di affrontare l'ira del Pilastro del Conflitto.
Ariel :
La morte nel cerchio infonde nuova vita ai Pilastri. Per ogni pilastro c'e' un oggetto: solo con questi potranno essere ripristinati.
Ma per sconfiggere un guerriero, devi prima aprire un varco nella sua guardia... trova Malek e distruggilo: solo allora il Cerchio cadra'.
Kain parte alla ricerca della fortezza di Malek e nel suo cammino attraversa citta' devastate dalla pestilenza e ridotte ad un ammasso di macerie
e cadaveri.
Kain
: Anni fa circolarono voci riguardanti una strana infezione che aveva invaso alcuni remoti villaggi dell'estremo est; ma i pettegolezzi non ci
avevano preparati all'orrore della pestilenza.
Osservando un corpo ormai in decomposizione:
Kain
: Vermi e larve si nutrivano della sua pelle infetta, l'aroma del sangue malato saliva dalle piaghe su cui banchettavano... Che peccato, un
tale spreco: buon sangue diventato cattivo.
Il vampiro attraversa la sua citta' natale, devastata come le altre dall'infezione.
Kain
: Coorhagen: casa mia. La citta' piu' bella di tutta Nosgoth, ricca di vanita' e orgoglio. Non mi facevo illusioni riguardo all'accoglienza che
avrei ricevuto.
Morte e malattia popolavano le strade; i cadaveri erano tutt'intorno, molti di essi ancora nel punto stesso in cui il loro fato li aveva sorpresi.
Un perfetto rientro a casa...
Kain raggiunge infine la fortezza di Malek.
Kain
: Il forte di Malek, abbarbicato sulla cima della montagna con aria di sfida, nero come la notte contro il candore della neve... che razza
d'uomo avrebbe scelto una terra cosi' inospitale e
totalmente priva di vita ?
Nonappena Kain varca la soglia del castello, una voce
fredda rimbomba sui muri spogli:
Malek
: So che sei qui, demone. Hai addosso l'odore della
morte.
Kain
: L'interno era freddo e sterile come la neve fuori, con
file di armature vuote e crudele, affilato acciaio che
rivestiva i muri.
Attraversando le varie stanze, Kain combatte con armature
vuote, apparentemente controllate da grandi macchinari
costruiti da Malek. A varie riprese, il signore del castello fa
udire la sua voce all'intruso, ma senza mai mostrarsi.
Malek
:
I miei guerrieri non sono che l'ombra della mia
abilita', figliolo.
Kain
: L'imponente struttra in metallo dava vita a questi
guerrieri; potevo solo cercare di indovinarne il
funzionamento: fondeva le anime di guerrieri morti da
tempo alle loro armature, cosi' che combattessero ancora
una volta. Vita senza sangue: che presa in giro !
Malek
:
Speri forse di sconfiggermi, Kain ? Non
preoccuparti, la tua sfida verra' raccolta. La tua non-morte
non ti rende immortale, vampiro... sei venuto a massacrare
il massacratore di vampiri dunque ?
Kain
: Il globo di energia dava alimentazione alla
macchina: una volta distrutto, l'assordante stridore della
macchina cesso' di echeggiare attraverso il forte. Ora era
tempo di mettere a tacere anche il costruttore del
marchingegno.
Malek
: Metti alla prova la mia pazienza, scocciatore. Vuoi
assaggiare la mia spada ?
Kain
: I miei occhi erano affaticati dalla mancanza di
visibilita', la bocca mi doleva per il bisogno di sangue: in
queste terre fredde e desolate, il cibo era scarso... e la mia
fame cresceva.
Kain varca la porta che conduce alla parte piu' interna del forte: due uomini sono a guardia, ma avvicinandosi il vampiro scopre che sono in
realta' cadaveri congelati nelle loro armature dall'inclemenza del clima.
Kain
: Le guardi alla porta non opposero alcuna resistenza: erano assiderati, congelati dalla morte dove si trovavano... la loro carne si era fusa al
gelido metallo delle armature.
Kain riesce a raggiungere la sala del trono, dove puo' vedere il cadavere di Malek ed incontrare il guardiano in persona.
Kain
: Un cadavere teneva udienza assiso in un trono a brandelli, ghignando con malevolenza verso di me, con i suoi denti anneriti.
Malek
: Non accade spesso che un uomo veda il proprio cadavere... e' una deplorevole esperienza. Ma personalmente sono molto meno
interessato al mio cadavere che al tuo: preparati, vampiro !
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